"Pietre e Ponti"
Riferendomi alla lezione5 – “Catalizzatore”, e in particolar modo all’idea di Architettura “Rinascimentale”, e quindi di “A. tipo” e di “città chiusa”, pensavo all’ironia ed alla similitudine che ho trovato ricordandomi quando il Marco Polo, di I. Calvino nel libro Le città invisibili, rivolgendosi a Kublai Kan gli spiega cos’è un ponte.. :
by Bookworm
- Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan.
- Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra, - risponde Marco, - ma dalla linea dell’arco che esse formano.
Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge:
- Perché mi parli delle pietre? E’ solo dell’arco che m’importa.
Polo risponde:
- Senza pietre non c’è arco.”
Credo che questa piccola parte del libro sintetizzi o meglio possa rispecchiarsi (anche per altri aspetti come lo strumento in architettura ad esempio, ecc..) nella parte della lezione di oggi su il “parallelismo” tra architettura “rinascimentale” ed “industriale”, e quindi l’Idea di “staticità” e di “dinamicità”, di costruzione “continua” e “discontinua”, di “prospettiva” e “trasparenza”..
Insomma professore oggi siamo straconvinti che un ponte si può costruire anche senza pietre, e che la sua estetica si rivolge alla sua trasparenza e alla sua elasticità, e che la sua architettura si muove per punti..sarà forse che per superare la “crisi” sarebbe come oltrepassare-attraversare un “vuoto”, che nasce proprio dall’idea che si ha della sua costruzione “A. Tipo”, e quindi impossibile se non progettando un ponte.. nuovo?!!..o trovare una via nuova?!!..
..tO..
Interessante, bisogna anche pensare a Calvino medesimo, così analitico nella scrittura, cosi limpidamente preciso!Per lui è inconcepibile Non partire dal mattone!Il Polo_Calvino non ha altra risposta praticabile.
Answer by Antonino Saggio
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/DIDATTICA/Cad/2009/LEZ/6/index.htm
by Robert Waters
°-°
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